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Storia

Il primo europeo a raggiungere la Nuova Zelanda fu l’esploratore olandese Abel Tasman, nel 1642.
Sebbene la sua visita fosse stata molto breve, un cartografo suo compatriota battezzò la terra “Nieuw
Zeeland
”, dal nome di una regione dell’Olanda.
Nel 1769, arrivò il capitano James Cook ebbe un effetto molto più duraturo, e portò alla colonizzazione della Nuova Zelanda da parte della Gran Bretagna. I maori chiamarono i nuovi arrivati pakeha, e la parola è usata ancora oggi per indicare i neozelandesi di etnia europea.
I primi coloni si trovarono di fronte una terra aspra e sconosciuta. Potendo contare su pochi generi di
importazione, essi inventarono e fabbricarono ciò di cui avevano bisogno.

Questa determinazione, lo spirito di indipendenza e la creatività portò a formare il carattere degli neozelandesi.
Alcuni maori e pakeha commerciavano, lavoravano e vivevano a stretto contatto gli uni con gli altri.
Ma con l’aumentare del numero di coloni, la popolazione maori iniziò a subire requisizioni di beni e
aggressioni di tipo militare, e a contrarre malattie infettive. I coloni europei portarono con sé
innovazioni come la parola scritta e il cristianesimo, che ebbero un profondo impatto sulla società
maori.

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